Due notizie di diverso tenore ma che in un certo senso si completano a vicenda.
Ad ognuno fare le proprie considerazioni...
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LE REAZIONI AVVERSE AI FARMACI PRODUCONO 40 MILA MORTI OGNI ANNO.
(Sn) - Roma, 06 lug: È una vera e propria strage quella provocata ogni anno dalle reazioni avverse ai farmaci (Adverse Drugs Reactions, ADRs), le cui principali vittime sono gli anziani, maggiori fruitori di terapie farmacologiche.
A denunciarlo é il centro studi Sic, Sanità in cifre di FederAnziani, che ha passato al setaccio 95 studi pubblicati negli Usa e che, comparando i numeri americani sia demografici che economici con la popolazione e i costi sanitari italiani, fanno emergere delle ''cifre terrificanti''.
Infatti, evidenzia Sic in una nota, ''il bilancio a cui e' arrivato il centro studi di FederAnziani porta alla triste e tragica strage di circa 40.000 morti l'anno, senza che nessuno paghi per questo.
Inoltre costano un surplus di 1.752.000 giornate di degenza, di 3,4 mln di visite in pronto soccorso, e lo stratosferico numero di accessi di 23.000.000 di prestazioni medico-sanitarie non necessarie, e come ciliegina sulla torta 630.000 giorni di prolungamento del tempo di degenza che potevano essere evitati, che portano, sempre secondo il rapporto demografia e costi tra Italia e America, ad una stima di 10 miliardi di euro di costo in più alla collettività''.
Questi sono i dati relativi all'Italia, paese, evidenzia il centro studi, ''in cui non e' mai stato realizzato alcuno studio approfondito in materia. Il lavoro del centro studi Sic, frutto di una elaborazione dei numeri relativi al fenomeno negli Stati Uniti comparata con i dati demografici del nostro Paese, porta a dati che, se confermati da una futuro ed auspicabile ricerca da eseguire da commissioni e uffici competenti, non potranno che avere, secondo gli esperti di Federanziani, un indice di scostamento più/meno del 20% rispetto a quello americano. Cio' che più preoccupa il centro studi di Federanziani é il fatto che le ADRs rappresentano la quarta causa di morte negli Usa e, pur postasi la domanda:
“Ma in Italia?”, non ha trovato nessuna risposta, e, pur domandando ad esperti, si e' trovata la desolante dichiarazione: “non abbiamo studi approfonditi in materia”.
Infine, ''considerando che in Francia, Germania e Gran Bretagna fra il 1961 ed il 1993 sono stati ritirati dal commercio per ragioni di sicurezza 126 farmaci, l'87% dei quali a causa di gravi reazioni avverse, il centro studi Sic di FederAnziani non ha trovato riscontri significativi su ritiri dal commercio per ragioni di 'sicurezza' in Italia, come hanno fatto gli altri''. FederAnziani, ''a seguito di questo scioccante studio, ha proposto all'Aifa di poter ottenere un modulo, preparato dall'Agenzia del Farmaco, da poter far compilare a tutti i suoi iscritti segnalando così eventuali reazioni avverse, poiché per pigrizia, mancanza di tempo e volontà, le segnalazioni che pervengono tramite farmacie, medici, ospedali e ASL alla competente Commissione di farmacovigilanza sono al di sotto delle soglie accettabili''.
Fonte: Sanità News, 06 luglio 2011
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ANTIOSSIDANTI SONO ARMI DI DIFESA DELL’ANZIANO
Integrare la dieta dell’anziano con supplementi a base di sostanze antiossidanti come vitamine e sali minerali potrebbe essere di aiuto per il suo sistema immunitario. È il risultato di uno studio compiuto all’Università della Florida, pubblicato sul Journal of American Geriatrics Society. Il gruppo di ricerca ha preso in considerazione 34 persone oltre i 65 anni, supplementando la dieta di metà di questi con un integratore alimentare a base di vitamine e minerali come selenio e zinco che, in studi precedenti eseguiti dalla stessa equipe, avevano mostrato notevoli capacità di incrementare la funzionalità del sistema immunitario degli anziani. I partecipanti sono stati trattati per 183 giorni con questo supplemento e la loro salute è stata monitorata per un anno intero. Rispetto a quelli non trattati, gli anziani che avevano ricevuto l’integratore collezionavano meno giorni di malattia durante tutto l’anno e, una volta sottoposti al vaccino antiinfluenzale, mostravano una maggiore produzione di anticorpi. “Spesso gli anziani mancano di questi nutrienti perché non sempre hanno un’alimentazione corretta riescono ad assorbirli con la dieta”, ha precisato uno degli autori della ricerca, Bobby Langkamp-Henken, “per questo è necessario l’uso di integratori. Cosa che non solo avrà conseguenze sulla funzionalità del sistema immunitari, ma anche sul generale benessere dell’organismo”.
Fonte medicina naturale, giugno 2011