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Forum di Salute Naturale
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Titolo: Influenza A h1n1. Vaccini . Ecco l'epilogo Dom 31 Gen 2010 - 16:40
Sempre un'articolo di Adriana Bazzi .
L’osservatorio di Parigi: l’epidemia è finita
Influenza A: stop a 24 milioni di dosi del vaccino
Contagi in calo in tutta Europa. Fazio annulla l’acquisto. Germania e Francia rivedono i contratti
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MILANO — La Francia ha ufficialmente decretato la fine dell’epidemia di influenza A, almeno nelle aree metropolitane: da due settimane, i centri- sentinella segnalano meno casi di quelli necessari per parlare di epidemia, nonostante il virus continui a circolare. Anche nel resto dell’Europa, secondo l’Oms, le infezioni sono calate e in Italia la curva dei contagi, dopo il picco di metà novembre, è scesa progressivamente, salvo arrestarsi proprio nell’ultima settimana. Così buona parte dei vaccini, acquistati dalle autorità sanitarie dei vari Paesi europei, potrebbe rimanere nei magazzini. Non solo l’epidemia non è stata così grave come previsto, ma la gente non si è fidata del vaccino e, per di più, una sola dose (invece di due) si è rivelata sufficiente per l’immunizzazione.
MARCIA INDIETRO SUI CONTRATTI - E adesso i governi, che avevano fatto a gara per accaparrarsi il vaccino a suon di milioni di euro, si stanno affrettando a revocare gli ordini e a rivedere i contratti con le aziende produttrici. Come prima idea. In alternativa, stanno pensando di rivendere ad altri parte del surplus (per esempio al Messico, il Paese da cui è partita l’epidemia, che ha appena denunciato di avere ricevuto soltanto la metà delle trenta milioni di dosi richieste) oppure di donarne una parte ai Paesi poveri. La Germania guida il gruppo di chi ricontratta: su 50 milioni di dosi, ordinate alla Gsk, ne comprerà soltanto 35 milioni, il 70 per cento, con un risparmio di circa 133 milioni di euro. Anche la Gran Bretagna sta valutando la cancellazione degli ordini (60 milioni di dosi richieste alla Gsk e 30 milioni alla Baxter: a oggi, ne sono state utilizzate rispettivamente 24 e 5 milioni). Il contratto con la Baxter prevede il blocco della fornitura, quello della Gsk no ed è quindi tutto da discutere.
ITALIA DIMEZZA GLI ACQUISTI - Il Ministro della salute Ferruccio Fazio, rispondendo a un’interrogazione, ha annunciato che l’Italia ha annullato metà degli acquisti inizialmente previsti (e cioè i 24 milioni di dosi che avrebbe dovuto fornire la Sanofi), mentre ha firmato il contratto con la Novartis per 24 milioni di dosi e per un costo di circa 180 milioni di euro: di queste, soltanto dieci milioni sono state prodotte e consegnate. E quelle utilizzate? Circa 900 mila, dall’inizio della campagna, secondo gli ultimi dati. «L’Italia aveva anche previsto - precisa Fabrizio Oleari, direttore generale della Prevenzione al Ministero della salute - di fornire il 10 per cento dei suoi vaccini all’Oms. Rimangono, quindi, poco più di 21 milioni di dosi complessivamente». Secondo Fazio l’Italia è, fra i Paesi del G8, quello con le scorte vaccinali più basse, scorte che, però, è «indispensabile mantenere, perché le pandemie influenzali sono, per loro natura, imprevedibili ». La Francia, che pensava di vaccinare tutta la popolazione e ha ordinato 94 milioni di dosi a 4 diverse aziende, sta cercando di cancellarne 50 milioni (solo l’8 per cento dei francesi si è vaccinato), lo stesso stanno facendo anche Olanda, Spagna e Svizzera.
IL CASO POLONIA - Mosca bianca nel panorama europeo e mondiale è la Polonia: il governo non ha previsto alcuna campagna vaccinale semplicemente perché non riteneva sicuro il vaccino. Il primo Ministro Donald Tusk ha dichiarato: «Abbiamo preso questa decisione nell’interesse dei cittadini, perché il vaccino non è stato sufficientemente sperimentato, e dei contribuenti». Molti polacchi adesso esultano (nonostante 145 morti a oggi, paragonabili, però, a quelli di altri Paesi) non solo perché sono stati risparmiati soldi pubblici, ma anche perché considerano questa decisione un gesto di sfida nei confronti delle multinazionali del farmaco, dell’Unione Europea e dell’Oms. E in effetti il Consiglio d’Europa a Strasburgo, proprio in questi giorni, sta lanciando un’indagine per verificare se non ci siano state pressioni da parte dell’industria farmaceutica sull’Oms, che avrebbe troppo precipitosamente dichiarato lo stato di pandemia, e sui suoi consulenti, che hanno legami con le multinazionali.
Bambini rischiano la vita a causa del vaccino contro l'influenza suina
In Svezia il silenzio relativo alle morti ed agli altri gravi "effetti secondari" del vaccino contro l'influenza suina è terrificante. Nonostante tutto alcuni casi stanno uscendo allo scoperto, come la storia di Kevin, bimbo di 4 anni che vive a Stoccolma con Mia, sua madre, che è incinta di tre mesi.
- "Ero sicura che fosse morto, dice in un articolo comparso inizialmente solo nella versione cartacea del giornale "Aftonbladet notizie", che solo più tardi è stato inserito inserito nel sito del quotidiano dopo che i lettori sono intevenuti facendo notare la sua assenza. Kevin era seduto con suo padre in un bar quando improvvisamente ha iniziato a scuotersi in maniera incontrollabile. Il suo piccolo corpo si è inarcato all'indietro per le convulsioni ed i suoi occhi si sono girati all'indietro lasciando vedere solo il bianco. Sua madre non era lontana e qualcuno rapidamente è andata a prenderla dicendo "Mia vieni, presto, quickly, Kevin sta molto male". Quando è arrivata da Kevin, un cerchio di gente circondava il bimbo che giaceva disteso sul terreno. "Le sue labbra erano completamente bianche. Non ho mai visto una persona in quella maniera in vita mia. L'ho preso tra le mie braccia ed egli era completamente floscio. Il mio solo pensiero fu è morto, non è più in vita" dice sua madre.
Kevin non respirava più. Due infermiere casualmente erano lì ed hanno spiegato a Mia come praticare la rianimazione cardio-polmonare. Mia ha iniziato ad effettuare tale manovra mentre lei stessa sentiva di stare per inziare il travaglio [del parto]. Ha fornito l'aria a suo figlio mentr altre persone hanno chiamato un'ambulanza. "Ho perso la cogizione del tempo. Ma dopo un momento le sue labbra hanno ripreso colore. Ha aperto gli occhi."
Durante la corsa all'ospedale Kevin ha espresso una sola paura: "Mamma, non voglio avere un'altra ineizione …"
I dottori che si sono occupati di lui al suo arrivo all'ospedale hanno concordato che l'unica spiegazione per quello che era successo era che il bambino due giorni prima aveva ricevuto il venefico vaccino contro l'influenza suina Pandemrix. Essi hanno detto inoltre: "E' il secondo oggi, non è assolutamente l'unico".
Il giornale ha contattato l'Agenzia dei Prodotti Medici svedese ed ha parlato col Professor Jan Liliemark il quale ha affermato di non avere mai sentito di casi simili "I bambini possono entrare in uno stato di coma per una serie di ragioni. Potrebbe essere connesso alla vaccinazione ma ci potrebbero essere altre ragioni."
I genitori di Kevin hanno deciso di parlare della loro terribile esperienza di modo che gli altri genitori potessero essere informati meglio di loro. Loro non avevano mai sentito dire che cose del genere potessero accadere dopo una vaccinazione.
Mia ha detto "E se fosse successo mentre era casa che giocava da solo nella sua stanza ed io stavo facendo le pulizie al piano di sotto?" Abbiamo ricevuto "relazioni tecniche" non confermate che il numero dei vaccini con "effetti avversi" in Svezia è ora più di 500, includendo anche "effetti avversi gravi", ciò significa condizioni estremamente precarie tra la vita e la morte. Ci hanno informato che il numero di morti fino ad ora potrebbe essere maggiore di 50. Questa informazione non è confermata ed i numeri ufficiali sono mantenuti in gran segreto, per effetto dell'accordo, anch'esso segreto, tra la Svezia e GSK, GlaxoSmithKline, che produce il vaccino Pandemrix.
Johan Niklasson - theflucase.com
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Titolo: Re: Influenza A h1n1. Vaccini . Ecco l'epilogo