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| SPERIMENTAZIONE MEDICINALI | |
| | Autore | Messaggio |
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Nata
Messaggi : 564 Punti : 6179 Data d'iscrizione : 01.12.10 Età : 64 Località : Torino
| Titolo: SPERIMENTAZIONE MEDICINALI Mar 22 Feb 2011 - 10:26 | |
| Sono molte le persone che prima di usare un prodotto, per esempio, l´escozul-vitadox aspettano la fine del periodo di sperimentazione fatta da ospedali, cliniche, ed enti statali. Al di lá del fatto che il prodotto, o la terapia, a volte viene portato alla sperimentazione perché molti malati giá da tempo lo usano e con risultati positivi ( altrimenti nessuno investirebbe soldi e tempo in una sperimentazione!! ) rimane sempre una montagna di domande alle quali spesso, noi comuni mortali, non troviamo risposte. Sempre più spesso si legge nei giornali “scoperto nuovo farmaco per curare una xxx malattia”, ma quanto tempo intercorrerà affinché giunga effettivamente nelle farmacie? Il percorso che va dalla scoperta di un farmaco alla commercializzazione è molto lungo, mediamente 16 anni, ed è caratterizzato da più fasi, in ognuna delle quali vengono esaminate più caratteristiche per validarne l’efficacia e soprattutto la sicurezza. Queste fasi hanno un ordine ben preciso e se una non viene superata con successo, ovviamente non si procede oltre e il percorso viene arrestato, gettando via soldi e speranze. Scoperta In principio un nuovo farmaco è costituito da piccoli gruppi funzionali detti farmacofori in grado di intervenire su un bersaglio (target) per modificare, interrompere o evitare il decorso di una malattia. Test pre-clinici Dalle circa 10000 sostanze individuate annualmente dai medici e ricercatori, sottoposte ai test pre-clinici in vitro in cui vengono applicate a colture cellulari (modelli in vitro) per verificarne dapprima la biocompatibilità e la non citotossicità, solo il 2,5% viene ammesso alla fase successiva. In seguito vengono effettuati altri test più complessi su modelli animali (modelli in vivo) per verificare le reazioni dell’organismo vivente. Una cosa abbastanza interessante da tenere a mente è che una biocompatibilità e una efficacia del farmaco, ma lo stesso discorso vale anche per i biomateriali impiantati, nell’animale non comporta necessariamente una buona riuscita anche nell’uomo. Test clinici Accertato un certo grado di sicurezza per il farmaco (circa 1 su 10000) si passa ai test clinici sull’uomo divisi in tre fasi distinte e successive: fase I farmacologia clinica, fase II studio di efficacia e fase III studio multicentrico. La cosa che caratterizza maggiormente queste tre fasi è il numero di pazienti (volontari) che da circa una quarantina nella prima fase aumenta fino anche a decine di migliaia nella terza fase. * Fase I: In questa fase vengono avviati gli studi sui meccanismi di farmacocinetica, farmacodinamica, metabolismo e biodisponibilità con apparecchiature sofisticate come l’esame pet. Si valutano anche i possibili effetti del farmaco a carico di altri organi e altre funzioni dell’organismo, i cosiddetti effetti collaterali: capita spesso infatti che un dato principio attivo agisca su più organi, a volte in modi diversi. In questo stadio si apportano gli ultimi ritocchi alla molecola del principio attivo, sia in termini di composizione chimica che di processo di produzione: se dopo questa fase vengono apportate modifiche alla molecola e/o al processo produttivo, il prodotto viene sottoposto di nuovo a tutte le sperimentazioni precliniche e cliniche. * Fase II: Terminata l’analisi farmacologica, si passa a determinare l’efficacia terapeutica del nuovo farmaco. In alcuni selezionati centri ospedalieri dotati di comitati etici di controllo, che devono autorizzare sia il protocollo generale di sperimentazione che ogni singolo passo della sperimentazione stessa, si realizza una serie di studi sul campo, che comprendono sia una ulteriore affinamento dell’analisi sulla tossicità e sugli effetti collaterali sia degli studi in doppio cieco su pazienti (i paziente sono non sanno se il farmaco somministrato sia quello vero o un placebo), per misurare di quanto l’effetto del nuovo farmaco sia superiore all’effetto placebo, considerato come una specie di “zero farmaceutico”. Ogni paziente che partecipa alla sperimentazione deve essere informato puntualmente degli effetti del nuovo farmaco e dei potenziali rischi previsti, e firmare una dichiarazione di consenso informato. * Fase III: Terminato con successo lo studio dell’efficacia clinica del nuovo farmaco (numero di pazienti trattati con successo col farmaco nettamente superiore a quelli trattati col placebo), si continua la sperimentazione allargando il numero di centri, cioè di ospedali e cliniche coinvolte, con l’obiettivo di confermare l’efficacia, affinare i dosaggi e la formulazione scelta, valutare il valore terapeutico, meglio definire il rapporto sicurezza efficacia, e superare il problema della variabilità individuale, cioè il problema delle possibili diverse reazioni su pazienti diversi.Terminata questa fase di sperimentazione si fa domanda di registrazione presso il Ministero della Sanità, per ottenere l’autorizzazione alla commercializzazione della nuova specialità farmaceutica (il medicinale vero e proprio). Durante le prime fasi della sperimentazione clinica (fase III compresa), il farmaco non è ancora in vendita ma può essere usato soltanto negli ospedali e soltanto sui pazienti selezionati che partecipano allo studio. Infine, se tutte le fasi si sono concluse con un successo, il farmaco viene approvato e messo in vendita nelle farmacie, ma il percorso di valutazione non è finito: anche dopo la commercializzazione il nuovo farmaco viene tenuto sotto controllo per rilevare effetti collaterali e/o problemi eventualmente sfuggiti ai test clinici precedenti, perché si manifestano molto raramente o a lungo/lunghissimo termine, o solo in condizioni particolari in abbinamento ad altre sostanze ingerite. Chiaramente, a seguito di queste considerazioni, l’approvazione data a un farmaco può sempre essere revocata. Il meccanismo dalla scoperta alla vendita di un farmaco è molto lungo e in un certo senso giustifica i costi elevati che tocca pagare a noi utilizzatori finali. [riferimenti Fda | Aifa | Wikipedia] http://www.bioblog.it/2007/11/26/farmaci-fasi-ricerca-clinica-test-clinici/20071811 | |
| | | Smith Admin
Messaggi : 3816 Punti : 12136 Data d'iscrizione : 23.10.09 Età : 51 Località : Zion
| Titolo: Re: SPERIMENTAZIONE MEDICINALI Mar 22 Feb 2011 - 10:40 | |
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| | | Nata
Messaggi : 564 Punti : 6179 Data d'iscrizione : 01.12.10 Età : 64 Località : Torino
| Titolo: Re: SPERIMENTAZIONE MEDICINALI Mar 22 Feb 2011 - 11:20 | |
| Grazie, ma non ho ancora finito!! Dopo aver portato questo grafico UFFICIALE (e non da talebani) vorrei adesso postare alcuni prodotti e terapie che la FDA non ha approvato. TISANA ESSIAC non é mai stata approvata per curare nessun disturbo, malattia meno che mai cancro! ricordo che si parla di una tisana di erbe, e che la clinica dove René Caisse lavorava in collaborazione con medici (lei era SOLO un´infermiera) venne chiusa dall´oggi al domani dopo che decine di malati terminali andando da lei guarirono. Non approvatoa. TERAPIA GERSON é illegale negli Stati Uniti si parla di succhi di verdure e di clisteri, il tutto sotto la stretta sorveglianza di medici e in una struttura medica. Chi vuole avvalersi di questa terapia deve andare in Messico nella clinica di Charlotte Gerson. Non approvato. Metodo di Bella storia lunga e molto dolorosa, aggiungerei vergognosa! I pazienti guariti con il MdB sono addirittura stati presi in giro (in televisione!!!) dai medici che leggendo le loro cartelle cliniche dissero che a questi EX pazienti NON ERA MAI STATO DIAGNOSTICATO NESSUN CANCRO E-O TUMORE Non approvato. Metodo Simoncini beh, lui é stato radiato dall´albo dei medici, ma intanto arrivano sempre notizie d´oltre oceano che qualcuno ha scoperto che gli "inibitori della pompa protonica" forse ... forse .... potrebbero, non si sá mai.... ecc funzionare!!! mavvá! Non approvato. ARTEMISININA deriva da una piante l´artemisia annua, conosciuta da sempre come efficacissimo mezzo per debellare la malaria ( l´esercito USA lo usó nelle guerre del Vietnam, Corea, Laos ecc ) fú sperimentata con INCREDIBILE successo contro i tumori. Voi, ne avete mai sentito parlare?! E il dott. Singh che la sperimentó, lo conoscete? Non approvata. GRAVIOLA anni e anni nella foresta, a sperimentare, un sacco di soldi, un incredibile laboratorio nel tentativo di sintetizzarla perché PRODOTTI NATURALI NON POSSONO ESSERE BREVETTATI questa é la legge, non é una chiacchera detta a vanvera. quando hanno capito che il principio attivo non era replicabile in laboratorio..... beh ..... hanno chiuso il laboratorio e se ne sono andati! Non approvata. Queste sono solo alcune cose e persone che si sono scontrate con l`AIFA e la FDA, scontrate e hanno perso! e con loro i malati che ancora aspettano per una cura.Ora é il turno dell´escozul-vitadox. Aspettiamo, ma nel frattempo, peró, corrono voci di corridoio, che fa male, é un veleno, non é testato, oddio gli effetti collaterali (?), ed é in fase di sperimentazione. La chemioterapia, la radioterapia sono approvate. Non fanno male, sono piú che testate, non hanno effetti collaterali, ma sono sempre in fase di sperimentazione: i malati. Non fatevi amareggiare, e nemmeno abbattere scegliete. | |
| | | rosenz
Messaggi : 186 Punti : 5973 Data d'iscrizione : 05.03.10 Età : 61 Località : Como
| Titolo: Re: SPERIMENTAZIONE MEDICINALI Mer 23 Feb 2011 - 1:04 | |
| - Citazione :
- ..Argomento: SPERIMENTAZIONE MEDICINALI....ecc.ecc..
A leggere tutta la procedura ufficiale sembrerebbe trattarsi di cosa quasi seria.......ma forse di serio c'è solo la procedura e solo sulla "carta".... nella pratica pensare che tutti i farmaci in commercio abbiano seguito tutto l'iter descritto, beh, non so voi ma io questa proprio non me la bevo.... Anche perchè se così fosse non si spiegherebbero certi accadimenti......... per esempio il famoso caso del farmaco Viioxx che prima di essere ritirato dal commercio è girato per anni causando migliaia di decessi per problemi cardiovascolari. E non si tratta di caso isolato se perfino la prestigiosa rivista JAMA ha accertato che la terza causa di morte negli Stati Uniti è dovuta a trattamenti medici "inopportuni", tra i quali l'uso/abuso di farmaci evidentementi pericolosi e che non si capisce come possano avere passato brillantemente tutte le varie fasi di sperimentazione.... Più probabilmente diciamo che per molti farmaci (non per tutti, non voglio generalizzare) all'interno del percorso di autorizzazione, tra le varie fasi si inseriscono elementi, diciamo, che ne favoriscono la messa in commercio.... Un pò come avviene anche in seguito per incrementarne le vendite ed il denominatore comune è facile da immaginare... Questi meccanismi tipici della medicina degli affari e non della salute è denunciato dal professor S. Garattini nell'articolo che indico di seguito, articolo che forse ho già postato altrove nel forum ma che ben si colloca anche in questa discussione. In sintesi vengono portati alla luce fatti scandalosi ma che ormai non fanno notizia più di tanto, .... come vengono taroccati gli studi clinici sui farmaci per aumentarne le vendite. Lo afferma Garattini (non certo un amico delle terapie naturali) ergo significa che la situazione è GRAVE.... ----------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------- Così ci ingannano sui farmacidi Silvio Garattini Fonte: L'espresso Uno studio rivela come le aziende farmaceutiche riscrivano gli articoli scientifici per gonfiare le virtù di una medicina o nasconderne i danni collaterali. Ed è sulla base di questi "falsi" che spesso vengono fatte le ricette (26 ottobre 2010) Gli articoli scientifici che riportano studi clinici controllati riguardanti nuovi farmaci rappresentano la base per redigere articoli più divulgativi che influenzano le prescrizioni da parte dei medici che raramente leggono gli articoli originali. Le industrie colgono questa opportunità per rendere gli articoli il più possibile favorevoli al nuovo farmaco, facendoli revisionare - o addirittura scrivere completamente - da esperti che rimangono anonimi, sono i cosiddetti "scrittori fantasma". Molto spesso non si tratta di modificare i risultati, ma di presentarli in modo attraente, enfatizzando piccoli risultati e minimizzando l'eventuale presenza di effetti tossici. Particolare attenzione viene riservata al riassunto del lavoro, perché in generale questo non è oggetto di molto interesse da parte dei valutatori, mentre rappresenta la parte dell'articolo che più frequentemente è letta e determina l'impressione finale da parte del lettore. Questo modo di operare è evidentemente non-etico e non riguarda solo le industrie interessate, ma anche i ricercatori clinici che accettano di firmare lavori scientifici scritti da altri. Uno studio pubblicato su "Plos Medicine" analizza i documenti messi a disposizione da parte della Giustizia Federale degli Stati Uniti che riguardano in particolare parecchi articoli scritti per commentare gli effetti favorevoli della terapia ormonale in menopausa da parte di una ditta specializzata nella stesura di articoli scientifici a pagamento. I ghost writer cercavano di mitigare il rischio di tumore della mammella dovuto all'uso della terapia ormonale magnificando benefici cardiovascolari e prevenzione della demenza, della malattia di Parkinson (e persino delle rughe, senza ovviamente alcuna base scientifica). Tutto ciò non può che nuocere all'appropriatezza delle terapie, ma serve invece a gonfiare le prescrizioni e i profitti. È importante che i medici siano critici nella lettura della documentazione che ricevono, controllando i dati se possibile sui lavori originali. Occorre anche che il Servizio Sanitario Nazionale dissemini informazioni oggettive per ridurre la sproporzione oggi esistente fra messaggi dell'industria farmaceutica e informazione indipendente. Silvio Garattini, direttore Istituto Mario Negri di Milano ----------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------- | |
| | | Nata
Messaggi : 564 Punti : 6179 Data d'iscrizione : 01.12.10 Età : 64 Località : Torino
| Titolo: Re: SPERIMENTAZIONE MEDICINALI Mer 23 Feb 2011 - 1:26 | |
| Hai ragione che la cosa non é cosí seria come vorrebbe apparire. La storia del Viioxx é tale che la ditta produttrice sapeva di quegli effetti collaterali che hanno fatto poi sí che il farmaco venisse ritirato, ma i danni che la ditta ha dovuto pagare ( solo negli USA, in Europa non ci sono risarcimenti) sono niente confronto al guadagno che aveva realizzato fino al momento del ritiro. Questa tanto per raccontarne una!
Gira e rigira si finisce sempre lá: i soldi.
Quando, poi, un medicinale é stato accettato dalla FDA, la ditta farmaceutica lo puó promuovere anche per altre patologie che non hanno molto a che fare con quella principale. Quel medicinale non deve passare piú sotto le forche caudine: il medicinale é sempre uno ma i motivi per i quali si puó prendere quel medicinale sono molte di piú. Risultato? Quella pillolina viene venduta molto, ma molto di piú perché il suo "raggio d´azione" é molto piú ampio.
Il problema é pesante e ingannevole come un labirinto dove ci si perde con molta facilitá. | |
| | | Nata
Messaggi : 564 Punti : 6179 Data d'iscrizione : 01.12.10 Età : 64 Località : Torino
| Titolo: Re: SPERIMENTAZIONE MEDICINALI Mer 23 Feb 2011 - 1:31 | |
| SCANDALO FARMACI Medicinali sul mercato senza controlli adeguati. Presunte tangenti in cambio di autorizzazioni facili
Una trentina di farmaci messi in commercio ancora prima di aver ottenuto un regolare via libera dall'Aifa, dopo i necessari controlli di sicurezza. Un giro di tangenti per accelerare i processi di introduzione sul mercato.
E' lo scandalo che nei giorni scorsi ha portato a otto ordini di custodia cautelare per corruzione, nel quadro di un'inchiesta della Procura della Repubblica di Torino che ipotizza anche il reato di disastro colposo per la messa in commercio di decine di medicinali "non perfetti".
Per ora, tuttavia, gli accertamenti del Ministero della Salute non hanno "evidenziato pericoli per la salute dei cittadini". Tra le figure al vaglio dei magistrati, c'è anche il direttore generale dell'Agenzia italiana del farmaco (Aifa), Nello Martini, il cui nome compare nel registro degli indagati.
Dei prodotti "incriminati" - alcuni in circolazione, altri ancora in attesa di essere autorizzati - non è stato diffuso un elenco ufficiale. Si sa solo che sarebbero psicofarmaci, antibiotici, diuretici, antipertensivi, antiasmatici: tutti a base di principi attivi che, scaduti i canonici dieci anni del brevetto, dovevano essere nuovamente sperimentati con tutti i crismi, ma che sono stati proposti con modalità poco convincenti.
Una serie di test, svolti di concerto con una speciale commissione istituita dal sottosegretario alla Salute Ferruccio Fazio, sono stati disposti per capire se ci sono rischi per i consumatori e se, in questo caso, bisogna procedere ai sequestri. Una serie di indagini dei carabinieri del Nas ha portato alla luce prima numerose vicende di corruzione di tecnici dell'Aifa da parte dei lobbisti delle industrie e poi i problemi legati all'iter per l'autorizzazione dei medicinali e, in particolare, dei generici.
Si parla di società che fanno svolgere le analisi preparatorie all'estero (in Ucraina) con modalità poco sicure, di pratiche sbrigate dall'Aifa troppo celermente, di dossier piuttosto compiacenti.
La notizia dell'indagine - e della grave ipotesi di reato - ha destato più di una preoccupazione. Il farmacologo Silvio Garattini ha invitato gli inquirenti a divulgare i nomi dei prodotti, precisando comunque che "la definizione ‘farmaco non perfetto' in realtà non vuol dire molto, perché l'imperfezione potrebbe indicare una semplice anomalia nella confezione così come un aspetto ben più grave, quale un dosaggio irregolare nel principio attivo". Giacomo Milillo, segretario nazionale dei medici di famiglia (Fimmg), ha annunciato che chiederà al ministero del Welfare "chiare indicazioni" su come i dottori devono comportarsi al momento di prescrivere le medicine. http://www.staibene.it/sb_nuovozoom.asp?id=1193 | |
| | | alexpio
Messaggi : 36 Punti : 5219 Data d'iscrizione : 27.10.10 Età : 67 Località : virginia - USA
| Titolo: Re: SPERIMENTAZIONE MEDICINALI Mer 23 Feb 2011 - 17:33 | |
| .................SCANDALO FARMACI Medicinali sul mercato senza controlli adeguati. Presunte tangenti in cambio di autorizzazioni facili...............
Parlando di scandali e farmaci................ questa notizia e' di stamattina ......... traduco un paio di paragrafi
PITTSBURGH TRIBUNE-REVIEW Wednesday, February 23, 2011
Mt. Lebanon parents lose vaccine battle
The U.S. Supreme Court ruled Tuesday that a 1986 law prohibits a Mt. Lebanon couple from suing a drug company for the lifetime side effects their daughter suffers after receiving one of its vaccines. Defendant Pfizer Inc. and the American Academy of Pediatrics hailed the 6-2 decision as a victory for "life-saving" immunization. "Today's Supreme Court decision protects children by strengthening our national immunization system and ensuring that vaccines will continue to prevent the spread of infectious diseases in this country," read a release from the doctors' group.
Read more: Mt. Lebanon parents lose vaccine battle - Pittsburgh Tribune-Review http://www.pittsburghlive.com/x/pittsburghtrib/news/s_724106.html#ixzz1EnKgMcUB
PITTSBURGH TRIBUNE-REVIEW Mercoledi', 23 Febbraio, 2011
Genitori residenti a Mt. Lebanon perdono la loro battaglia sul vaccino
La Corte Suprema Americana ha sentenziato Martedi' (ieri) che una legge delle 1986 PROIBISCE a una coppia residente a Mount Lebanon di far causa a una compagnia farmaceutica per gli effetti collaterali di cui la loro figlia soffre dopo aver ricevuto uno dei vaccini di questa casa farmaceutica. L'imputato Pfizer Inc. e l'Accademia Americana di Pediatria, hanno accolto la decisione per 6 a 2 come una vittoria per l'immunizzazione "salva vita". Un comunicato stampa del gruppo medico dice: "La decisione odierna della Corte Suprema protegge i bambini nel rafforzare il nostro sistema di immunizzazione nazionale e assicura che i vaccini continueranno a prevenire la diffusione di malattie infettive in questo paese".
http://www.pittsburghlive.com/x/pittsburghtrib/news/s_724106.html#ixzz1EnKgMcUB
E dire che c'e' ancora chi crede nel "sogno Americano"................
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| | | Nata
Messaggi : 564 Punti : 6179 Data d'iscrizione : 01.12.10 Età : 64 Località : Torino
| Titolo: Re: SPERIMENTAZIONE MEDICINALI Gio 24 Feb 2011 - 10:41 | |
| Cavie Umane per le multinazionali del Farmaco 22 ottobre 2010
Più della metà dei farmaci approvati presentano gravi reazioni avverse non scoperte nelle fasi di sviluppo e ricerca precedenti alla commercializzazione .
Solo negli Stati Uniti si registrano più di due milioni di casi di gravi reazioni avverse ogni anno con più di centomila casi di morte .
Questi dati non vengono quasi mai diffusi dai media che, di solito, si concentrano esclusivamente sugli scandali del singolo farmaco, che viene ritirato dal mercato, oppure sulla spregiudicatezza delle sperimentazioni nel terzo mondo.
Si tratta di dati che si prestano ad una doppia lettura: da una parte vi è chi sostiene l’abolizione di pratiche altamente insicure e con potenziali devastanti, dall’altra vi sono i sostenitori della ricerca farmacologica, per i quali i danni collaterali sono inevitabili sacrifici sull’altare della scienza.
Quel che conta, però, è che in entrambi i casi stiamo parlando, di farmaci che avevano passato tutti i test di sicurezza previsti dalle legislazioni nazionali e internazionali. Più di centomila casi di morte nei soli Stati Uniti a causa di quei farmaci considerati abbastanza sicuri da essere commercializzati.
Spesso ci si trova a contatto con farmaci così devastanti da non ricevere neanche l’autorizzazione al commercio. La sperimentazione animale come metodica di valutazione della sicurezza di un nuovo farmaco: non funziona e, in seguito, capiremo il perché.
DA CAVIA ANIMALE A PERSONA
Le vere cavie sono uomini e donne talmente disperati da prestarsi alle sperimentazioni. In alcuni casi si tratta di persone sane che, in cambio di soldi, assumono, le nuove molecole sviluppate in laboratorio affinché ne sia valutata l’efficacia o la pericolosità; in altri casi si tratta di persone già malate che si offrono gratuitamente per alimentare una speranza.
Dopo una prima fase di prove su animali, che non fornisce dati utili ma che è necessaria esclusivamente ad ottenere le autorizzazioni per procedere alle sperimentazioni successive, iniziano, per un obbligo di legge, le sperimentazioni umane.
Il vero scandalo non sono i morti da farmaci in commercio che, rispetto a qualche decennio fa, sono molto minori. Non sono i farmaci che vengono ritirati dal mercato perché più dannosi che benefici. Non sono i singoli casi di reazioni allergiche.
Il vero scandalo sono le sperimentazioni prima della messa in commercio. Il vero scandalo sono le prove su uomini e donne di molecole nuove di cui non si sa praticamente nulla; sono le false speranze che si danno ai malati che si offrono come cavia; sono gli uomini tranquillizzati da inutili dati su animali.
E sono le leggi che permettono tutto questo. Le legislazioni che regolamentano la sperimentazione sull’uomo sono sostanzialmente simili per l’Unione Europea, da cui derivano poi le singole leggi nazionali, e per gli Stati Uniti. In Svizzera, patria di molte multinazionali del farmaco, la legge attuale sostanzialmente trascura la tutela delle cavie umane, tanto che è al vaglio un nuovo progetto di legge sulla ricerca sull’essere umano. (…)
INVESTIGATORS BROCHURE
Al cambio attuale si parla di circa 700 euro = 1043 dollari = 1200 franchi svizzeri. Tanto vale la vita di una cavia umana. Un cane beagle (razza canina utilizzata nei laboratori) costa circa 300 €
Le Investigator’s Brochure sono tra le cose più segrete che possano esistere. Sono dei dossier delle industrie del farmaco che raccolgono TUTTE le informazioni su una nuova molecola non ancora in commercio, le proprietà chimico-fisiche e farmaceutiche, gli studi eseguiti con i primi metodi di screening in vitro, i risultati delle sperimentazioni sugli animali, i risultati delle sperimentazioni sull’uomo, gli effetti collaterali, la validità presunta o verificata del trattamento terapeutico, ecc.
Allegato alla Investigator’s Brochure c’è un contratto della stessa società che garantisce la copertura economica della sperimentazione sull’uomo. In altre parole, la società che paga il tutto, nella Investigator’s Brochure, è definita “Sponsor”.
Ad esempio, un contratto tipico di una importante società che chiede di provare e sperimentare su almeno 400-450 cavie già malate che si offrono gratis, offre in cambio circa 300 mila euro divisi tra versamenti subito, dopo l’arruolamento di un determinato numero di cavie e alla fine dello studio. Quindi, in totale, più di 650 euro a cavia.
Le Investigator’s Brochure variano nel tempo all’aumentare delle informazioni. Ad esempio una Brochure Versione 1 di una nuova molecola in prova è una documentazione di vari risultati, ottenuti principalmente su animali, e con nessuna informazione per l’uomo. Quindi è la più pericolosa perché qui le cavie umane dovranno testare una molecola di cui praticamente non si sa nulla rispetto alle reazione dell’organismo umano. E’ il massimo rischio possibile. (…)
Per esempio una Brochure Versione 1, cioè una di quelle che arrivano per testare per la prima volta su un uomo una molecola nuova, sono costituite da poche pagine, in quanto non esistono risultati validi da considerare. Le prove su animali indicano che esistono reazioni avverse leggere e/o moderatamente gravi sia nei ratti che nelle scimmie soprattutto nei polmoni e nel fegato.
COME COMPORTARSI
In parole comprensibili anche ai non addetti ai lavori, quello che si deve fare è:
1) trovare e convincere cavie umane a testare su di sé sostanze di cui non si sa praticamente nulla; 2) iniziare a sperimentare su di loro, aumentando la dose finché non si trova quella che uccide o fa rischiare la vita.
Prima di addentrarsi in studi specifici, si deve capire fino a quanto ci si può “spingere” con le dosi, fino a quanto si può infierire. E per farlo non c ‘è altro, modo se non quello di aumentare le dosi fino ad arrivare al punto in cui si manifestano significativi o devastanti effetti collaterali utili per le annotazioni statistiche.
Informazioni: nessuna. Rischio: massimo.
Attenzione, il rischio non è massimo solo perché non esistono informazioni utili; il rischio è massimo perché, andando quasi alla cieca, si deve continuamente aumentare le dosi dell’esperimento fino a trovare la massima dose tollerata. Se un primo esperimento non dà grossi effetti né positivi né negativi, bisogna rifarlo aumentando le dosi e cercare di “trovare” il limite.
Tratto dal libro: “Cavie umane nel Nuovo Millennio”, ed. Medea | |
| | | Ospite Ospite
| Titolo: Re: SPERIMENTAZIONE MEDICINALI Gio 24 Feb 2011 - 11:51 | |
| Allucinante! Non me la sento di aggiungere neppure una parola. |
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| Titolo: Re: SPERIMENTAZIONE MEDICINALI | |
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| | | | SPERIMENTAZIONE MEDICINALI | |
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