Si chiama S***, ha qualche anno meno di me, un bravo ragazzo che fa il musicista, amico mio da sempre, felicemente sposato e da quattro mesi padre di due splendidi gemelli. Un errore di gioventù gli ha condizionato la vita in modo pesante provocandogli un'infezione da HIV, uno dei primi a contrarlo, un vero pioniere. Alla faccia di chi sentenzia la morte per AIDS a tutti gli infetti, S*** nonostante il virus è in buona salute e non ha mai trasmesso la malattia alla sua compagna, alla faccia ancora di chi sostiene che la trasmissione avviene per via sessuale.
Da qualche tempo S*** soffriva di un forte mal di gola refrattario a qualsiasi terapia finchè un giorno si è svegliato dolente e incapace di deglutire anche un solo sorso d'acqua. Corsa al DEA dove arriva la terribile diagnosi: neoplasia alla gola, probabilmente un sarcoma dei tessuti molli, inoperabile. Immediata terapia con citotossici, antiblastici e simili con risultato... coma e ricovero immediato in rianimazione, stesso reparto dove ha sofferto mia moglie, stesso ospedale e probabilmente stessi camici bianchi ottusi che a uno col SI depresso da HIV han pensato bene di portare a termine il lavoro del virus in un colpo solo con le loro brodaglie tossiche.
Le ultime notizie parlano di un lieve miglioramento, lo hanno stubato e sembra si stia riprendendo. Speriamo...