Londra- Riportato alla luce a Stonehenge 25 grandi pietre azzurre, che sembrano spazzare via ogni ipotesi, per quanto suggestiva, a conferma della testi dell`esistenza vicino al fiume Avon di un vasto complesso funerario.
Stonehenge, il luogo più misterioso d`Inghilterra, con i suoi megaliti disposti in cerchio, è da sempre un enigma. Si è dettoche fosse un antico osservatorio astronomico, o un luogo magico dove si praticavano riti sacrificali, o un orologio solare, o, addirittura, un`antica pista per l`atterraggio delle astronavi.
Ma l’ultimo ritrovamento sembra spazzare via tutte le ipotesi diverse dal luogo sepolcrale.
«Tutto ciò - ha riferito l`archeologo dell`Università di Bristol Joshua Pollard, codirettore del progetto di scavo, avviato nel 2004- cambierà completamente anche la percezione del popolare sito turistico».
Il cerchio di sassi, ribattezzato `Bluestonehenge` dal colore delle 25 pietre che lo componevano, rimosse dal luogo originale, dove comunque sono rimaste tracce, si trova infatti a un chilometro e mezzo dal gemello già celebre.
«Durante l`età del neolitico ci si muoveva lungo i corsi d` acqua. Ed è più che mai probabile che in questo luogo arrivassero da tutte le zone toccate dal fiume per seppellire i defunti. Insomma è ormai più che un`ipotesi che il tratto Bluestonehenge-Stonehenge fosse utilizzato come come percoso funebre, con Stonehenge come meta finale», ha spiegato Mike Parker Pearson, dell`Università di Sheffield che ha diretto i lavori insieme a Pollard.
«E` possibile -ha proseguito l`archeologo- che il cerchio di pietre blu fosse utilizzato per il rito della cremazione. Comunque sia a confermare che tutta l`area di Stonehenge durante l`età della pietra fosse stata eletta a regno dei morti per eccellenza è l`assoluta assenza nel sottosuolo di resti di oggetti, ossa di animali, cibo o strumenti d`uso comune».
(12/10/2009 - in collaborazione con AdnKronos)