Un organismo sopravvive solo a condizione che sia adeguatamente rifornito dell'energia che gli necessita.
IL FABBISOGNO ENERGETICO di un individuo corrisponde alle calorie necessarie per mantenere il bilancio energetico dell'organismo, s'intende la differenza tra l'energia introdotta e quella spesa.
IL QUOZIENTE ENERGETICO TOTALE di un soggetto dipende essenzialmente da due elementi:
1) IL BISOGNO ENERGETICO DI BASE. Il metabolismo basale è rappresenta la minima quantità d'energia necessaria per i processi biologici indispensabili alla vita dell'organismo: il M.B. è definito come l'energia che è spesa da un soggetto che si trovi in condizione d'assoluto riposo, in stato di neutralità termica, a digiuno da 12 ore e in particolare in digiuno proteico da 24 ore. Per convenzione, si considera che per un adulto il fabbisogno energetico basale sia di 24 calorie al dì per Kg. di peso corporeo se di sesso maschile e 20 se di sesso femminile.
2) IL BISOGNO ENERGETICO D'ATTIVITA' che comprende i seguenti fabbisogni energetici parziali:
A) IL FABBISOGNO PER L'AZIONE DINAMICO-SPECIFICA DEGLI ALIMENTI: consiste nell'aumento della produzione di calore che si verifica nell'organismo in seguito all'ingestione di alimenti. E' più elevato per le proteine (basale + 20/30 %); minore per i glucidi (basale + 8 %); minima per i lipidi (basale + 4 %).
B) IL FABBISOGNO PER ATTIVITA' FISICA, assai variabile in rapporto al diverso grado di attività muscolare del soggetto.
C) LE PERDITE COLONICHE, a causa dell'eliminazione con escreti e secreti di prodotti terminali del ricambio che posseggono ancora un certo valore calorico. (capacità assimilativa, assai variabile da soggetto a soggetto e condizionata anche dalle abitudini riguardo alla masticazione dei cibi).
Nel bambino a queste tre componenti va aggiunta una 4°, la quota d'accrescimento. Questo spiega perché il fabbisogno calorico sia superiore in proporzione, durante l'infanzia.
La F.A.O. e l'Organizzazione Mondiale di Sanità segnalano che il bisogno energetico totale di un adulto si aggira mediamente su 46 Kcal x Kg. x die se di sesso maschile e 40 se di sesso femminile.
Chi svolge un'attività professionale sedentaria e che non pratica altre attività motorie dovrà personalizzare la media statistica alle proprie reali esigenze energetiche. Le persone in sovrappeso lipidico ricordino che l'adipe costituisce massa metabolicamente inattiva, per questo motivo il peso dovrà essere calcolato al netto del peso di massa lipidica in eccesso.
Alla determinazione quantitativa del fabbisogno energetico occorre far seguire una scelta qualitativa dei nutrienti ad azione energetica.
E stabilirne le varie percentuali nella razione alimentare, in modo da ottenere un giusto equilibrio reciproco. (15 % di calorie dalle proteine - 40 dai lipidi - 45 da carboidrati).
Nella persona dinamica che svolge attività fisiche piuttosto impegnative sia dal punto di vista quantitativo (4 e oltre allenamenti settimanali) che qualitativo (elevata intensità d'allenamento); il rapporto può essere sensibilmente spostato:
20 % dalle proteine - 50/60 % dai carboidrati - 20/30 % dai grassi.
IL FABBISOGNO MINIMO GIORNALIERO consiste nella quantità di nutrienti per mantenere lo stato di salute ed evitare ogni sintomo di carenza.
Questo fabbisogno varia in rapporto all'età, taglia, sesso, tipo di attività professionale e alle condizioni fisiologiche (febbre, gravidanza ecc.).
Il contenuto calorico utile degli alimenti è la quantità di calorie per grammo realmente utilizzabile, cioè al netto delle dispersioni dovute all'assorbimento e corrispondono a:
CARBOIDRATI 4 calorie/g.
LIPIDI 9 calorie/g.
PROTEINE 4 calorie/g.
Fonte: rete.