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 VITAMINA A e BETACAROTENE

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MessaggioTitolo: VITAMINA A e BETACAROTENE   VITAMINA A e BETACAROTENE Icon_minitimeGio 29 Ott 2009 - 13:23

In natura si trova in due forme principali : il retinolo (di origine animale) e i carotenoidi (di origine vegetali) che sono provitamine, cioè precursori della vitamina A.
Retinolo è il termine usato per indicare la quantità di vitamina A utilizzabile che è stata scomposta ed è al suo posto nel sangue, pronta per fare il suo lavoro.
Impedisce l'ossidazione della vit. C ed ha altre azioni antiossidanti.
Assunta in eccesso è dannosa e può provocare caduta dei capelli, assumere 50-100.000 U.I. di vit. A al giorno può rovinare capelli e salute.
E' insolubile in acqua mentre è facilmente solubile in acetone, etere, grassi e olii. L'assorbimento attraverso l'intestino è completo. E' accumulata nel fegato. Favorisce la sintesi dei mucopolisaccaridi.
Il retinolo si trova nel tuorlo d'uovo, nel fegato di merluzzo.
I carotenoidi si trovano negli organismi vegetali, frutta, verdura di colore arancione e negli ortaggi di colore verde scuro (melone, pesche, albicocche, zucca, cachi, carote, spinaci, bieta, lattuga, etc.).
Il fabbisogno giornaliero nell'adulto è di circa 5.000 U.I. (unità internazionali), uno sportivo richiede circa 50.000 U.I. al giorno.
Il betacarotene, è un precursore della vitamina A e si trova in natura in molti prodotti tra cui la carota.
Esistono 500 carotenoidi e sappiamo che 50 tra questi partecipano al processo di trasformazione. Tra gli alimenti che contengono carotenoidi, il più famoso è la carota, che dà il nome al gruppo. Il beta-carotene è molto abbondante nelle carote, ma è presente in concentrazione anche superiore, in certe verdure dal fogliame verde, come la bietola, gli spinaci e la verza. La luteina, un altro carotene, è maggiormente presente nei broccoli, nei cavolini di Bruxelles e nel cavolo.
I diabetici non riescono a trasformare il beta-carotene in vitamina A.
Il beta-carotene, diversamente dalla vitamina A, è un antiossidante che combatte le sostanze cangerogene intrappolando le molecole pericolose che contribuiscono allo sviluppo di un processo maligno. Sembra che la famiglia dei carotenoidi lavori insieme, ciascuno a modo suo, per assicurare che tutte le cellule siano in salute. I risultati di molti studi suggeriscono che i tumori della vescica, della laringe, dell’esofago, dello stomaco, del colon/retto e della prostata traggano beneficio dall’assunzione di beta-carotene.
Una molecola di betacarotene è composta da due molecole di Vit. A. Agisce contro H2O2, H-, O2+. E' utile assumere 10-20 mg di betacarotene quando ci espone al Sole.
Neutralizza anche molti dei danni del fumo di sigaretta.
E' una sostanza simile agli ormoni femminili. Il Beta Carotene è necessario per la corretta crescita e riparazione dei tessuti corporei; aiuta a mantenere pelle liscia e morbida e sana; aiuta a proteggere le mucose della bocca, del naso, della gola e dei polmoni, riducendo così la suscettibilità alle infezioni; protegge contro gli agenti inquinanti (azione antiossidante contro gli effetti nocivi dei radicali liberi); contrasta la cecità notturna e la vista debole, ed è quindi fondamentale per una buona vista; e aiuta nella formazione di ossa e denti.
L'attuale ricerca medica dimostra che i cibi ricchi di Beta Carotene aiutano a ridurre i rischi di tumore ai polmoni (soprattuto nei fumatori che 'bruciano' letteralmente molta vitamina A) e certi cancri della cavità orale. A differenza della Vitamina A estratta dall'olio di fegato di pesce, il Beta Carotene non è tossico.
E' diffuso in natura nelle piante, blocca l'anione superossido O2.
Il suo uso riduce l'incidenza dei tumori e delle malattie cardiovascolari.
Un'assunzione di 1200 mg è necessaria se si vuole raggiungere un livello plasmatico di 30 mg.

Il betacarotene è una sostanza di origine vegetale, che nell'intestino si trasforma in due molecole di vitamina A ad opera due enzimi.
La produzione di RNA viene fortemente incrementata dalla vitamina A. L’RNA (acido ribonucleico) è un acido nucleico che trasmette ad ogni cellula dell’organismo istruzioni sul loro comportamento, così che la vita, la salute e le giuste funzioni vengano mantenute. Il corpo deve essere in grado di sintetizzare nuovo RNA oppure incomincerà la degenerazione delle cellule. Studi hanno rilevato che nuovo RNA può essere prodotto anche in caso di carenze di vitamina A, comunque il livello di produzione di nuovo RNA è molto inferiore a quello che si avrebbe con una disponibilità sufficiente di questo elemento. Una delle fonti più ricche di RNA è il lievito di birra.
Circa il 90% della vitamina A contenuta nell’organismo è immagazzinata nel fegato, con piccole quantità depositate nei tessuti grassi, nei polmoni, nei reni e nella retina degli occhi. In condizioni di stress, l’organismo utilizzerà questa riserva se non riceverà abbastanza vitamina A dalla dieta. E’ necessaria una adeguata assunzione di zinco per permettere l’utilizzo della vitamina A immagazzinata nel fegato.
Le dosi dietetiche raccomandate di vitamina A, come stabilite dal Consiglio Nazionale di Ricerca (Usa), sono di 1000 ER per gli uomini, 800 ER per le donne e 400 ER per i bambini e includono proteine di origine animale e vegetale. Queste quantità consigliate, variano in caso di malattie, traumi, gravidanza, allattamento. Il fabbisogno cambia per le persone che fumano, per quelle che vivono in zone altamente inquinate, per quelle che assorbono facilmente la vitamina A e per quelle la cui scorta organica di questa vitamina sia stata impoverita dalla polmonite o dalla nefrite.
Bisogna calcolare le equivalenze di misurazione nel modo seguente: 1 ER è equivalente a circa 5 UI, considerando una dieta che contenga vitamina A di origine vegetale e animale. Per esempio, 10.000 UI di vitamina A equivalgono a 2000 ER.
Il beta-carotene, disponibile senza ricetta, ha gli stessi risultati della vitamina A e nessuno degli effetti collaterali. Le dosi raccomandate sono di 5000 UI o 1000 ER o 25.000 UI o 5000 ER sotto forma di integratore. Queste dosi assunte quotidianamente, insieme ad alcuni alimenti ricchi di carotenoidi, aiuteranno a prevenire e proteggere da carenze e favoriranno il normale funzionamento cellulare. Le stesse dosi di beta-carotene sono adatte per i bambini. Una carota di dimensioni medie dà 5000 UI o 1000 ER di beta-carotene.
La vitamina A può essere tossica perché il corpo la accumula. L’overdose di vitamina A danneggia le stesse parti del corpo che soffrono in caso di carenza della vitamina. La tolleranza varia da individuo a individuo. La probabilità di intossicazione da vitamina A è alta solo quando la vitamina è di origine animale o proviene da derivati di vitamina A disponibili solo nei farmaci. Le verdure contengono la vitamina solo sotto forma di precursore o provitamina (beta-carotene) e questa sostanza non può trasformarsi abbastanza rapidamente da creare un’intossicazione. Tuttavia, se vengono consumate grandi quantità di alimenti ricchi di carotene, come i pomodori o il succo di carote insieme a integratori alimentari, può esserci accumulo nelle cellule grasse sotto la pelle, che possono diventare gialle.
Quantità eccessive di vitamina A possono aumentare la pressione all’interno della scatola cranica, con sintomi simili a quelli del tumore al cervello. Un colore giallastro sotto la pelle indica un consumo eccessivo; tuttavia se anche diminuendo le dosi la colorazione rimane può essere un sintomo di ipotiroidismo (ridotta attività della tiroide) o di diabete. Se l’intossicazione viene scoperta, i sintomi, con l’abbassamento della quantità di vitamina A assunta, scompariranno in pochi giorni. L’assunzione di vitamina C può aiutare a prevenire i dannosi effetti di intossicazione da vitamina A.
L’isotretinoina e l’etretinato, due derivati della vitamina A prescritti per problemi dermatologici, possono provocare difetti di nascita e non devono essere usati in nessun caso da donne incinte o da donne in età fertile che non usano contraccettivi. L’etretinato rimane nel corpo per due anni o più.
Gli occhi sono validi indicatori di carenza di vitamina A. Uno dei primi sintomi è la cecità notturna e l’incapacità degli occhi di adattarsi al buio. Un altro disturbo legato agli occhi è la xeroftalmia, nome collettivo che indica tutti i sintomi di carenza collegati agli occhi. Nella xerosi, la cornea (parte esterna dell’occhio) perde umidità, diventa asciutta e infiammata e l’acutezza visiva si riduce. Un altro grave sintomo è la cheratomalacia, che si manifesta con l’ammorbidimento o l’indebolimento dei tessuti e che può portare alla cecità totale.
Studi condotti su individui di sesso maschile che presentavano vari livelli di deficienza spermatica, hanno mostrato che dopo un trattamento con un’associazione delle vitamine A e E, il livello spermatico ritornava nella norma.
Contenuto di vitamina A di alcuni alimenti :

  • Mango 100 gr = 4800 unità
  • Albicocca 100 gr = 2700 unità
  • Uovo 1 = 84 unità
  • Latte 100 gr = 75 unità
  • Melone 100 gr = 3400 unità
  • Fegato 100 gr = 10729 unità
  • Olio di fegato di merluzzo 100 gr = 85000 unità
  • Burro 100 gr = 3300 unità
  • Prezzemolo 100 gr = 8500 unità
  • Zucche 100g r = 1600 unità
  • Spinaci 100 gr = 8100 unità
  • Patate dolci 100 gr = 8800 unità
  • Carote 100 gr = 11000 unità
  • Pomodoro 100 gr = 900 unità
L’assorbimento del beta-carotene può essere ridotto dall’uso concomitante di colestiramina a causa di una riduzione degli acidi biliari e quindi una riduzione della formazione macellare nel lume gastrointestinale. Una terapia a lungo-termine con colestiramina può richiedere un aumento della dose di beta-carotene. Un uso prolungato di oli minerali può interferire con l’assorbimento di beta-carotene. Nonostante questa interazione non sia supportata da trial clinici, viene raccomandato di usarli separatamente.
Assumere beta-carotene garantisce all’organismo quantità adeguate di vitamina A. La co-somministrazione di beta-carotene e vitamina A è inutile anzi deve essere evitata per prevenire l’insorgenza di ipervitaminosi A.
L’assorbimento di beta-carotene viene ridotto di circa il 30% quando somministrato in associazione con l’orlistat (Xenical); è quindi necessario un aumento della dose di beta-carotene nei pazienti che assumono orlistat.
L’ossigeno è necessario durante la terapia fotodinamica per produrre effetti anti-tumorali. Quindi, supplementi a base di beta-carotene ed altri radicali liberi potrebbero ridurre gli effetti del porfimer PDT.
E' indispensabile alla produzione dello sperma e alla sintesi del testosterone.
Con la cottura se ne perde il 20%
Fonte: http://www.anagen.net/va.htm
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