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| Titolo: AGAVE Gio 22 Ott 2009 - 15:06 | |
| Descrizione: Bellissima pianta della famiglia delle Amarillidacee. Ha un grande rizoma, foglie lunghe e spinose. Dopo alcuni anni al centro della pianta si formano fiori giallo-verdognoli di odore sgradevole. L'agave ha una composizione chimica molto benefica in quanto contiene l'aloetina e l'aloina.
Proprietà dell’agave:
Si usa generalmente polverizzata; ha proprietà toniche, aperitive, digestive e purgative.
Applicazioni: Le applicazioni possono essere sia interne che esterne.
Tintura (per uso interno): la tintura si realizza con foglie fresche o rizoma.
Dosi: 15 gr. di foglie fresche o di rizoma in 70 gr. di alcool e si lascia macerare il tutto per 5 giorni per poi filtrare.
Somministrazione: Si somministrano 10-15 gr. di tintura al giorno. Proprietà dell’agave con la tintura: Con la tintura di Agave si depura il sangue e si ottiene un buon diuretico.
Foglie polverizzate: Le foglie fatte disseccare, si polverizzano e se ne prende un cucchiaino al giorno con acqua zucchero e succo di limone. Utilizzata in questo modo l'Agave è utile per i sofferenti di fegato.
Infuso: Si utilizzano, per realizzarlo, le foglie.
Dosi: Le foglie polverizzate vengono messe nella misura di un cucchiaio da caffé in 250 gr. d'acqua. Si fa bollire 5 minuti.
Somministrazione: Si beve l'infuso a sorsi durante il giorno per facilitare la digestione. Se bevuto in dosi abbondanti combatte la stitichezza.
Tisana (per uso esterno): In una tazza di acqua bollente versare un pizzico di polvere d'Agave. Quando l'acqua sarà tiepida si facciano impacchi tre volte al giorno. Indicazioni terapeutiche: si usa nella terapia delle piaghe e delle ulcere ribelli, per la otorrea che porta flussi morbosi alle orecchie e per la blefarite che provoca infiammazione alle palpebre. Con la stessa tisana, filtrata, si bagnano le orecchie dolenti mentre la semplice polvere d'Agave assorbe il pus.
Controindicazioni: L'agave è controindicato alle donne in stato interessante o puerpere. Nelle infiammazioni intestinali e viscerali, nei disturbi emorroidali e nelle perdite vaginali.
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