Proprietà terapeutiche dell'arnica
L'arnica è una pianta erbacea perenne diffusa prevalentemente nelle zone montane; i suoi fiori, che si presentano di colore giallo-arancio, rappresentano la parte terapeutica utilizzata in medicina. Essi, infatti, contengono svariati principi attivi tra i quali è bene citare flavonoidi, polisaccaridi, mucillagini, carotenoidi, cumarine, amine, fitosteroli, olio essenziale.
Grazie a queste caratteristiche, la pianta possiede straordinarie proprietà antinfiammatorie esercitate grazie ad un meccanismo ancora da chiarire che inibisce l'attivazione del fattore NF_KAPPA B, i cui livelli si presentano elevati in alcune patologie infiammatorie di tipo proliferativo e di tipo immuno-infiammatorio. L arnica è disponibile in pomata, olio, estratto fluido, tintura, decotto.
Il suo uso esterno si è dimostrato valido nel trattamento di piccole lesioni cutanee. Non essendo il suo impiego esente da effetti collaterali, seppur correlati all uso interno quali nausea e vomito, se ne raccomanda l uso sotto controllo medico e per limitati periodi di tempo.
La terapia omeopatica dei trumatismi è dominata da ARNICA MONTANA. E’ una pianta erbacea perenne con fiori giallo-arancioni disposti in grossi capolini solitari.
Il suo nome deriva da ARNAKIS, cioè “pelle d’agnello”, per via delle foglie ricoperte da fitta lanugine. Notissima fin dai tempi più remoti in medicina popolare come “pianta del traumatizzato”, particolarmente valorizzata dal mondo scientifico nel 1600 come “panacea dei traumi”.
L’ARNICA ha proprietà astringenti, antiinfiammatorie, antiecchimotiche.
Pertanto in qualunque traumatismo e dovunque esso sia ARNICA deve essere automaticamente il rimedio a cui ricorrere in prima battuta: prima si somministra e prima, meglio e più rapidamente agisce. Infatti lenisce rapidamente il dolore, impedisce la formazione di ematomi (o ne accellera il riassorbimento in quelli già formati), limita la formazione di edemi e versamenti intraarticolari post-traumatici.
Si somministra ad una diluizione medio-bassa (5-9 CH) frequentemente nella prima ora (ogni 5-10 minuti) distanziando poi progressivamente nel tempo con il miglioramento ottenuto.
La Tintura Madre, ottenuta con la macerazione in alcol dei fiori e della radice, ha un uso esclusivamente topico in assoluta assenza di lesioni cutanee.
[i]Fonti http://www.mybestlife.com/ita_salute/news/25102002-2.htm
http://guide.supereva.it/omeopatia/interventi/2003/01/128199.shtml