Penso che, come per ogni altra attivita' dell'uomo, vi sia anche nella alimentazione un modo corretto ed una scorretto di praticarla.
Siamo oramai lontani da quel mondo dove cucinare e nutrire le proprie famiglie era prerogativa delle donne di casa. Donne che sapevano mettere in primo piano l'utilizzo delle materie prime con rispetto e con la parsimonia dettate, da un lato, dall'esiguita' dei prodotti vegetali disponibili a causa della stagionalita' e dall'altra dal fatto che, quando si mangiava carne, era di solito la gallina od il coniglio (piu' raramente il maiale) che si erano allevati e che si sacrificavano solamente in occasioni particolari e non senza dispiacere.
Il nutrirsi di carne, percio', e' stato per le nostre nonne un'alimentazione sporadica, ed anche la necessaria uccisione dell'animale veniva fatta in famiglia, con attenzione per limitare il piu' possibile la sofferenza dell'animale.
Ricordo mia nonna accarezzare per molto tempo il coniglio, che avrebbe ucciso poi a mani nude con un colpo secco, senza che la bestiola se ne rendesse conto.
Tutti noi, oggi, sappiamo quali lager siano gli allevamenti e quali siano le modalita' di uccisione. E' questo il motivo per cui, anche se non sono vegetariana, mi nutro solo raramente di carne, consumando pero' ancora le uova ed il latte.
Animali allevati e macellati come sono quelli che acquistiamo nei supermercati danno ben poco nutrimento a fronte di quantita' massiccie di antibiotici e medicinali atti a farli crescere a dismisura in modo da rendere piu' soldi ed a discapito della nostra salute oltre che della nostra coscienza.
I vitelli che ci danno la tanto amata fettina sono cosi' delicati da soccombere tutti insieme a causa di epidemie perche' vengono fecondate le vacche non attraverso la monta, come natura vuole, bensi' attraverso la fecondazione artificiale con un singolo ovulo sezionato ed usato per tutte (vedi cellule germinali esperimenti) dando vita a vitelli con le stesse caratteristiche e gli stessi handicap.
Per non parlare di come vengono alimentati.
In un mondo come quello attuale dove un nugolo di eminenti scienziati dice che per salvare la terra e' necessario ridurre la popolazione in modo drastico, penso che riportando l'alimentazione ed il rispetto degli animali ad un livello meno bestiale (mi scusino le bestie) ed utilizzando per l'alimentazione umana i cereali che servirebbero ad alimentarli avremmo umani ed animali piu' felici e sani, senza bisogno di fare anche della alimentazione una religione, visto che le religioni che ci sono bastano ed avanzano.